“Nuove tecnologie e terapia”: evento di lancio & tavola rotonda

Nuove tecnologie e terapia: l’esperienza di TIMELAPSE per il benessere delle pazienti

Nel pomeriggio di sabato 29 novembre, il team di TIMELAPSE presenta l’applicazione di realtà virtuale Track of Time, frutto di diciotto mesi di ricerca teorica, progettazione partecipativa, e test sul campo nel contesto nelle cure chemioterapiche offerto dal Centro di Ricerca di Fase 1.

L’evento si aprirà con un resoconto delle fasi salienti del progetto e con la prima presentazione al pubblico dell’esperienza VR, che sarà possibile sperimentare in prima persona. Proseguirà poi con una tavola rotonda, volta a mettere in dialogo operatori sanitari, pazienti, e stakeholder legati ai mondi della medicina e della tecnologia, per ragionare in chiave multiprospettica su come sia possibile sfruttare le nuove tecnologie per migliorare in modo concreto il benessere dei pazienti. 

È possibile sfruttare alcune delle più innovative tecnologie contemporanee, per esempio la realtà virtuale, per migliorare il benessere delle persone che si trovano in reparti ospedalieri? 

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PROGRAMMA

Dalle h. 14:00
Accoglienza e prova applicazione VR (su prenotazione a questo link)


h. 15:00 – 16:00 
Presentazione del progetto TIMELAPSE e lancio dell’applicazione VR Track of Time  


h. 16:00 – 16:30   
Prova applicazione VR  (su prenotazione a questo link)


h. 16:30 – 18:00   
Tavola rotonda 

Intervengono: 

  • Serena Capici (Oncologa presso il Centro di Ricerca Fase 1 dell’Ospedale San Gerardo di Monza) 
  • Cristina Tagliabue (Coordinatrice infermieristica Centro di Ricerca Fase 1 dell’Ospedale San Gerardo di Monza) 
  • Anna Maria Mancuso (Presidente dell’associazione Salutedonna Onlus) 
  • Oscar Mayora (Head of Digital Health Research della Fondazione Bruno Kessler) 
  • Lucrezia Rovati (Vicepresidente della Fondazione Luigi Rovati)  

Modera:  
Cinzia Testa (giornalista medico-scientifica) 


 
A seguire, visita libera al Museo della Fondazione Luigi Rovati e momento di networking 

PER APPROFONDIRE

La realtà virtuale viene spesso impiegata in ambito clinico e ospedaliero: come strumento di formazione e training per medici e operatori sanitari; come supporto alla riabilitazione motoria e cognitiva; e infine come distrazione per coloro che debbano affrontare terapie dolorose, o di lunga durata. In particolare, è stato osservato che la realtà virtuale può apportare benefici nel contesto delle terapie infusionali, che tipicamente impegnano i pazienti per intervalli di tempo molto estesi, trascorsi in contesti altamente medicalizzati – con un impatto negativo sul benessere psicologico delle persone in cura, e potenzialmente sulla loro adesione al trattamento prescritto.

L’impiego della realtà virtuale nel contesto delle terapie infusionali di lunga durata può consentire di alleviare il tempo della terapia, fornendo un diversivo nella forma di intrattenimento di livello elevato. 

Al momento, però la maggior parte delle applicazioni in realtà virtuale destinate alle terapie infusionali è messa a punto unicamente da ricercatori e sviluppatori, per essere presentata ai pazienti solamente nel momento in cui è pronta all’uso. Questo esclude del tutto gli utenti finali dalla progettazione di uno strumento che è destinato a promuovere il loro benessere. 

Per superare questo limite, il progetto TIMELAPSE, coordinato dall’Università degli Studi di Milano, si è proposto di sviluppare e testare un’applicazione in realtà virtuale destinata alla chemioterapia attraverso una metodologia di design partecipativo che ha coinvolto fin dalle prime fasi di lavoro una nutrita rappresentanza di pazienti con tumore della mammella, ospitate presso il Centro di Ricerca di Fase 1 l’Ospedale San Gerardo di Monza. 

L’intuizione di TIMELAPSE, supportata dal team di sviluppo dell’azienda specializzata Khora, è quella di lavorare sul tempo della chemioterapia: se la durata di questo trattamento non può ancora essere ridotta oggettivamente, la soluzione proposta è quella di usare la realtà virtuale per promuovere un’accelerazione soggettiva del passaggio del tempo. Il tutto attraverso il coinvolgimento diretto e costante delle pazienti oncologiche e del loro insostituibile punto di vista.  

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