Abbiamo portato a termine la raccolta di feedback delle pazienti, funzionale alla progettazione dell’app in VR. Ecco com’è andata!
Il team di TIMELAPSE, insieme ai colleghi di SEGE, ha concluso i lavori della fase di design partecipativo del progetto, che ha coinvolto un gruppo di pazienti, le loro caregiver, e parte dello staff clinico del reparto di oncologia dell’ospedale San Gerardo di Monza. Le partecipanti hanno risposto in modo caloroso alle attività proposte e hanno fornito spunti fondamentali, talvolta anche sorprendenti.
I dati raccolti ed elaborati consentiranno di orientare la produzione della nuova app di TIMELAPASE in modo che essa risponda alle esigenze e ai desideri espressi proprio dalle pazienti, con lo scopo ultimo di accelerare e alleviare il passaggio del tempo durante le sedute di chemioterapia.

Che cos’è il design partecipativo?
Il design partecipativo è un approccio di progettazione che si propone di coinvolgere attivamente nel processo di ideazione e messa a punto di un prodotto tutti i portatori di interesse, e in particolare gli utenti finali, per garantire che il prodotto incontri nella massima misura possibile i bisogni di questi ultimi.
Le attività di design partecipativo che abbiamo svolto corrispondono alla seconda fase del progetto TIMELAPSE. Nel corso della prima fase, avevamo esplorato la letteratura scientifica sul tema della modulazione del passaggio del tempo, con un focus specifico sull’uso di tecnologie mediali a questo scopo, alla ricerca di indicazioni per lo sviluppo della nostra app. Volevamo però sottoporre le nostre conclusioni preliminari alla prova del nostro target specifico, le pazienti oncologiche.
Per assicurare rigore metodologico in questa fase del progetto, il team di TIMELAPSE si è avvalso della collaborazione di SEGE srl, azienda milanese di service design con una competenza specifica nell’ambito della salute
I due laboratori
Le attività di design partecipativo si sono sviluppate nel corso di due laboratori.

Al primo laboratorio ha partecipato un totale di 24 persone, tra pazienti, loro caregiver e staff clinico. Innanzitutto, le ricercatrici di AN-ICON hanno fornito un’introduzione alla VR, illustrando aspetti tecnici, possibilità di uso, vantaggi e limiti di questa tecnologia. Le partecipanti hanno provato concretamente 5 app VR commerciali, con gradi molto variabili di interattività e con diverse caratteristiche grafiche e dinamiche di gioco.
In seguito, i colleghi di SEGE hanno impiegato strumenti di brainstorming e di raccolta di feedback per indagare aspettative, necessità ed eventuali difficoltà delle partecipanti.

L’elaborazione dei dati del primo laboratorio ha permesso di selezionare, questa volta in modo molto mirato, una nuova app VR da sottoporre alla prova delle utenti. Nel corso del secondo laboratorio, dedicato solo alle pazienti, queste ultime hanno fatto esperienza dell’app selezionata e hanno poi partecipato a un’intervista semi-strutturata.
L’intervista aveva lo scopo di valutare il grado di funzionalità e il gradimento riscontrato dell’app VR, e di raccogliere ulteriori e più raffinati suggerimenti per la progettazione della nuova app di TIMELAPSE.
Che cosa abbiamo imparato
Per prima cosa, siamo state molto felici di osservare una risposta molto positiva delle partecipanti alle attività proposte. Le pazienti, ma anche le loro caregiver e lo staff clinico, ha mostrato grande entusiasmo e hanno offerto il proprio aiuto in modo estremamente attivo e generoso.
Un dato di interesse scientifico si è imposto rapidamente alla nostra attenzione: la letteratura esistente sul tema dell’accelerazione del tempo si applica soltanto in modo limitato al target specifico del progetto TIMELAPSE. Ciò che funziona per la popolazione generale, in altre parole, può funzionare molto meno per le nostre pazienti, o non funzionare affatto. Questa scoperta, inizialmente un po’ destabilizzante, ha però confermato la correttezza della nostra intuizione di prevedere una fase di design partecipativo, e ci ha motivato ulteriormente a condurla al meglio.
L’elaborazione dei dati raccolti ci ha permesso di formulare indicazioni di sviluppo piuttosto precise ad almeno tre livelli:
- la scelta dei contenuti
- le modalità di interazione ed engagement
- le accortezze necessarie a livello di interfaccia e dispositivo
A quest’ultimo proposito, è stato estremamente istruttivo, nel corso del secondo laboratorio, portare i caschi VR nelle stanze delle pazienti, per comprendere le limitazioni d’uso imposte dalla posizione sdraiata e dalla strumentazione per l’infusione.
I prossimi passi
Concluse le attività di ricerca e design partecipativo, ora tocca a Khora! Le indicazioni di sviluppo ricavate finora guideranno il lavoro dei creativi e dei programmatori del team danese, che ha avviato la produzione della nuova app di TIMELAPSE.
Il primo prototipo sarà testato nei mesi estivi con un nuovo gruppo di pazienti dell’ospedale San Gerardo.
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